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Cerchiamo di capire insieme chi è il cantante attore.
Mi ha sempre affascinato studiare specificità, talento e potenzialità vocale di artisti che hanno espresso la loro arte sia come cantanti che come attori.
L’Opera Lirica e il Musical Americano rappresentano la tradizione dell’utilizzo di questi duplici aspetti della voce ma il focus della mia analisi è rivolto ad artiste e artisti popolari che nella seconda metà del ‘900 hanno occupato la scena dello spettacolo nell’ambito della musica, del teatro e del cinema diventando icone per la loro genialità e professionalità.
All’epoca il talento veniva coltivato, si manifestava in una delle arti e ben presto veniva sviluppato e coniugato anche alle altre. Il teatro era il mezzo naturale per accrescere le proprie capacità artistiche e rappresentava un reale trampolino di lancio soprattutto per gli artisti che riuscivano, con naturale versatilità, ad esprimersi con maestria in diversi ambiti. Ben presto il cinema si impose come nuovo linguaggio popolare creando personaggi che avrebbero fatto tendenza in tutto il mondo. Nell’universo musicale ci furono vere e proprie rivoluzioni che stravolsero le forme tradizionali di rappresentazione e i cantanti diventarono presenza costante nelle orchestre di ogni genere, coloro che avevano forti personalità riuscivano ad emergere diventando artisti di successo creando nuovi modelli di riferimento.
Come fa una voce ad incidere in maniera così forte da determinare un linguaggio nuovo sia nel canto che nella recitazione?
Diversi sono gli elementi che contribuiscono a creare un personaggio nuovo e a portarlo ad alti livelli di popolarità.
Dal punto di vista vocale, oltre alle doti innate di spiccata musicalità e forte carisma, una delle prerogative fondamentali è la “duttilità”.
Fred Astaire, considerato da Rudolf Nureyev il più grande ballerino del XX secolo, fu anche un eccellente attore e un bravissimo cantante.
Riusciva ad accordare perfettamente le tre arti in un’unica forma espressiva rendendo tutto molto semplice e naturale, trasmettendo grazia ed eleganza ad ogni performance. Nel recitato aveva una voce leggera da fascinoso americano che nel canto diventava calda con tessiture medio alte ma fu nel ballo che faceva esplodere tutta la sua straordinaria forza ed energia.
Frank Sinatra, quando era il cantante dell’orchestra di Tommy Dorsey, dichiarò in una intervista che cercava di imitare il suono e il timbro del trombone di Tommy sviluppando così quella rotondità vocale e quelle tessiture medio basse tipiche dello strumento a coulisse; a questo bisogna aggiungere lo stile, una perfetta intonazione e una dizione strepitosa che fu uno degli elementi fondamentali nella sua carriera sia di cantante che di attore.
La dizione vocale per un attore è uno degli aspetti predominanti e lo è anche per un cantante che a differenza dell’attore non sempre riesce a controllarla perfettamente per una questione di ampiezza di intervalli melodici e di allungamento delle vocali. Frank Sinatra, a mio avviso, rappresenta un equilibrio perfetto di cantante – attore.
Charles Aznavour, artista poliedrico fu attore in oltre sessanta film, spesso con ruolo da protagonista, le sue sfumature vocali ed espressive rendevano le interpretazioni verosimili e naturali.
Cantante, autore, passionale e romantico, ebbe una carriera favolosa, la sua voce, unica e riconoscibile, caratterizzata da un vibrato su tessiture medio alte, gli conferiva una forte espressività rendendolo estremamente comunicativo. Cantò in diverse lingue riuscendo ad esprimersi intensamente mantenendo sempre lo stesso stile e lo stesso carattere vocale.
In Italia di quegli anni l’artista che ebbe una carriera di cantante attore di grande spessore fu Domenico Modugno. Dotato di una fortissima personalità e di una straripante energia riuscì ad imporsi nel mondo esprimendo un carattere fortemente italiano.
La sua Volare ancora oggi viene trasmessa dalle radio di tutto il mondo. Modugno, oltre che in italiano, cantò in napoletano, siciliano e pugliese utilizzando la voce in maniera potente ed evocativa. Partecipò come attore ad oltre quaranta film e fu protagonista assoluto in tutti i teatri italiani ed europei nella commedia musicale Rinaldo in Campo di Garinei e Giovannini riscuotendo un successo irripetibile.
Ci sono elementi importanti che accomunano queste quattro icone di cui abbiamo scritto: sono tutti figli di quell’inizio ‘900 che ha rappresentato uno straordinario momento storico fatto di rivoluzione sociale che ha avuto una propulsione incredibile in tutti settori. Fred Astaire figlio di un immigrato ebreo, Charles Aznavour figlio di immigrati armeni, Frank Sinatra figlio di immigrati italiani e Domenico Modugno nato e cresciuto in una famiglia del sud Italia povero, ma pieno di speranze.
Tutti furono mossi dal fuoco interiore e dal bisogno di arrivare a tutti i costi. La loro arte è ricca di storia e le voci sono una elaborazione di passione, emozione, amore, tecnica, curiosità, studio e tanto altro.
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